Il Giappone ha deciso di rilasciare nell’Oceano Pacifico più di un milione di tonnellate di acque contaminate provenienti dall’impianto nucleare di Fukushima, travolto da esplosioni e dal “meltdown” di tre diversi noccioli di altrettanti reattori dopo lo tsunami a sua volta innescato dal terremoto del Tōhoku dell’11 marzo del 2011.
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