La natura ama gli esagoni. Rocce esagonali in Irlanda del Nord, alveari di cera esagonali delle api, cristalli di sale a blocchi perfettamente geometrici, fiocchi di neve dalle forme meravigliosamente armoniche, la sagoma del Polo Nord del pianeta Saturno e anche la buccia dell’ananas: l’esagono rappresenta una pietra miliare nel linguaggio dell’ingegneria naturale, perché dispiega davanti ai nostri occhi un enigmatico codice universale. Ma l’esagono ha anche un significato molto umano: il matematico greco Pitagora lo considerava la figura perfetta, formata da due trangoli innestati fra loro e contrapposti. Un simbolo della vita, divergente e convergente nello stesso momento, che rappresenta il cammino, il divenire di tutte le cose, rammentandoci che l’esistenza è un continuo movimento che oscilla sempre tra due estremi.
Non appare casuale, dunque, che l’esagono sia stato scelto come forma simbolica per realizzare la magnifica bottiglia del Gin giapponese Roku prodotto da Beam Suntory (la casa fondatrice del whisky giapponese) e distribuito in Italia da Stock. Distillato a Osaka per mano del maestro Kazuyuki Torii, riporta in etichetta il numero sei (Roku) perché al suo interno vi sono contenute sei botaniche molto speciali che provengono dal Paese del Sol Levante, raccolte e lavorate seguendo i rigidi dettami di una secolare tradizione di meticolosa attenzione ai dettagli. Per effetto di questa rigorosa attitudine, ogni goccia di Roku è realizzata in accordo con le stagioni giapponesi: serve un intero anno per raccogliere le sei botaniche che lo contraddistinguono e questa operazione va condotta nell’esatto momento dello Shun, ossia la circostanza della massima fioritura. Questo periodo dell’anno è dunque perfetto per deliziarsi con le sfumature primaverili ed estive del Roku, facendolo approdare nel mondo della mixology oppure gustandolo in totale purezza.
Il ventaglio aromatico stagionale comincia infatti in primavera, quando vengono raccolti i fiori e le foglie di Sakura, il celebre ciliegio giapponese, che conferiscono a Roku il suo appagante aroma floreale. Questi due botanicals vengono distillati in un alambicco di acciaio e sottovuoto, con la tecnica a freddo, che permette di mantenere inalterate le delicate caratteristiche del Sakura. L’estate è rappresentata da due tipi di tè verde, il sencha e il gyokuro, che proprio durante la stagione più calda dell’anno regalano il loro miglior raccolto, detto Summer Flush. L’autunno ha il gusto del pepe sansho, una spezia agrumata e delicatamente pungente che viene raccolta e distillata fresca. L’inverno,infine, è la stagione degli agrumi anche in Giappone, e per rappresentarla viene utilizzato lo yuzu, tipico agrume giapponese dal profumo inebriante. Viene distillato in un alambicco discontinuo di rame utilizzando solo il cuore della distillazione, dove è presente la maggior concentrazione di olii aromatici. Al tutto, si aggiungono poi le erbe tradizionalmente impiegate nella fermentazione del gin: angelica, cardamomo, coriandolo, arancio, limone, cannella e, naturalmente, ginepro.
Roku Gin rappresenta la tradizione di casa Suntory proiettata in epoca moderna, poiché racchiude l’anima del primo gin giapponese presentato sul mercato nel 1936. Ancora prima, nel 1899, il giovane Shinjiro Torii, fondatore di Suntory, aveva detto: «Voglio creare spiriti giapponesi originali che il mondo intero possa apprezzare, realizzati esclusivamente dalla natura giapponese e la sua gente». Il suo primo gin si chiamava Hermes e si trattava di uno spirito senza compromessi, di stampo anglosassone, basato su otto botaniche molto classiche. Creando Roku nel 2017, i master distiller di casa Suntory hanno voluto infondere nuova linfa alla visione di Shinjiro Torii, avvalendosi degli elementi che la natura giapponese mette a disposizione. Per questo motivo, Roku Gin simboleggia il risultato di oltre un secolo di applicazione, ricerca, amore per le materie prime e tradizione che conduce a un meticoloso equilibrio di sapori.
Poiché l’estate è arrivata, vale senz’altro la pena apprendere i rudimenti del servizio perfetto per un classico cocktail che si libera della semplice denominazione di Gin & Tonic per approdare alla simbologia del rito. Questa procedura equivale a un’esperienza eccezionale resa felice e memorabile attraverso l’attenzione, il rispetto e l’onore: il rito di servizio Rokumette in mostra l’artigianato giapponese e la meticolosa attenzione ai dettagli sia nel rispetto del liquido sia nell’importanza attribuita al momento in cui viene presentato. Ecco dunque i suggerimenti per servire un perfetto Roku Tonic in cinque mosse:
1. affetta lo zenzero sbucciato in bastoncini lunghi uguali: ogni drink deve includere sei fette di zenzero;
2. posiziona la tazza da gin Roku piena accanto al bicchiere;
3. in segno di rispetto, inchinati e invita l’ospite a versare il Roku dalla tazza da gin nel bicchiere;
4. una volta che Roku è stato versato nel bicchiere, è molto importante mescolare accuratamente per amalgamare gli ingredienti.
5. gusta con tutti i tuoi sensi il vero spirito giapponese. Kanpai!
*FONTE: Vanity Fair.