«Roald Dahl non era un angelo, ma questa è un’assurda censura. Puffin Books e gli eredi di Dahl dovrebbero vergognarsi». Con queste parole lo scrittore Salman Rushdie, circa sei mesi dopo l’accoltellamento subìto nel quale perse la vista da un occhio e l’uso della mano sinistra, ha commentato la notizia della casa editrice britannica Puffin Books che, d’accordo con gli eredi di Dahl, ha deciso di riscrivere le sue opere, togliendo i riferimenti relativi al genere, alla razza e al peso. La riscrittura, come spiega il Guardian, comporterà ampi cambiamenti tra cui la cancellazione di parole, definite “non inclusive” come «grasso», «piccolo», «nano» per non offendere nessuno…
Ad esempio, Augustus Gloop in Charlie e la fabbrica di cioccolato sarà descritto come “enorme”, mentre La Miss Trunchbull di Matilde da «femmina formidabile» è ora «donna formidabile»; i piccoli Umpa-Lumpa, gli operai della della Fabbrica di cioccolato non saranno più «piccoli uomini» ma «piccole persone».«Vogliamo assicurarci che le meravigliose storie e i personaggi di Roald Dahl continuino ad essere apprezzati da tutti i bambini di oggi. Quando si ripubblicano libri scritti anni fa, non è insolito rivedere il linguaggio utilizzato insieme all’aggiornamento di altri dettagli, tra cui la copertina e il layout. Il nostro principio guida è stato quello di mantenere le trame, i personaggi e l’irriverenza e lo spirito tagliente del testo originale. Eventuali modifiche apportate sono state piccole e attentamente considerate», ha dichiarato a Variety un portavoce della Roald Dahl Story Company.
Roald Dahl was no angel but this is absurd censorship. Puffin Books and the Dahl estate should be ashamed. https://t.co/sdjMfBr7WW
— Salman Rushdie (@SalmanRushdie) February 18, 2023
Le modifiche della Roald Dahl Story Company sono state contestate e criticate da giornali, scrittori e lettori sui social network, secondo i quali le opere di uno degli scrittori di romanzi per ragazzi più apprezzati al mondo sono state tradite. Suzanne Nossel, Ceo di Pen America, una comunità di oltre 7.000 scrittori che sostengono la libertà di espressione, ha twittato dicendo di essere «allarmata» dai cambiamenti segnalati e ha avvertito che il potere di riscrivere i libri potrebbe essere abusato. «Tra feroci battaglie contro i divieti sui libri e le restrizioni su ciò che può essere insegnato e letto, l’editing selettivo per rendere le opere letterarie conformi a particolari sensibilità potrebbe rappresentare una nuova pericolosa arma», si legge su Twitter. In passato, allo stesso Dahl era stato chiesto di apportare modifiche alle prime versioni delle sue opere poiché alcuni riferimenti erano stati considerati razzisti. Nella prima edizione di Charlie e la fabbrica di cioccolato, gli Umpa-Lumpa, erano infatti descritti come «pigmei neri» della «giungla africana», trovati da Willy Wonka che li aveva resi schiavi. Qualche anno dopo Dahl modificò il testo per dissociare gli Umpa-Lumpa dalle persone africane e oggi sono descritti come esseri di fantasia.
At @PENamerica we are alarmed at news of "hundreds of changes" to venerated works by @roald_dahl in a purported effort to scrub the books of that which might offend someone. 1/13 https://t.co/IXOkIaXYmt
— Suzanne Nossel (@SuzanneNossel) February 18, 2023
Foto copertina: ANSA | L’attore Johnny Depp in una scena del film ”La fabbrica di cioccolato”, tratto dal libro di Roald Dahl.
*FONTE: Open.it
Lasciamo a chi legge qualsiasi giudizio sulla effettiva necessità di operazioni del genere su testi letterari (o film) o se invece non sarebbe meglio approcciarsi a tali testi (o film) in maniera “libera”, tenendo conto del tempo e del contesto a cui appartengono, se in esso vi era effettivamnte un intento denigratorio, offensivo o anche solo vagamente propagandistico di una mentalità tossica certamente da sradicare.
˜Scarlett.