Fire Emblem: Radiant Dawn – Un gioco dimenticato…

 

Fra il vasto catalogo di giochi per Wii, ce n’è uno che, secondo noi, è passato un po’ troppo inosservato e cioè Fire Emblem: Radiant Dawn.

Si tratta di un gioco di ruolo strategico, interamente doppiato in italiano da doppiatori professionisti (cosa più che rara nei videogiochi!), con un sistema di gioco lineare e semplice ed una trama ricca e accattivante.

Spesso i giochi di ruolo, specialmente quelli strategici, hanno la pecca di perdersi in meccaniche di gioco contorte e dalle 1000 variabili che ci risultano impossibili da tenere d’occhio, ma questo non è il caso di Fire Emblem: Radiant Dawn. Il gameplay è basato sulle classiche battaglie a turni che si svolgono sulla griglia di gioco sulla quale i personaggi si muovono senza ostacolarsi fra loro, come spesso succede in questo tipo di giochi. Ogni personaggio possiede caratteristiche differenti, che influenzeranno la gittata dei colpi e dei singoli movimenti inoltre , le skills (abilità) a disposizione sono tantissime ed è possibile addirittura fabbricare nuove armi, con un editor di personalizzazione che non tralascia nemmeno gli aspetti minimi, come il colore.

Per quanto riguarda la trama, Radiant Dawn è il sequel di Path of Radiance, ovvero il titolo rilasciato per GameCube nel 2005 ed è ambientato nel regno medievale di Daein, che, dopo la disfatta del Re Ashnard, deve fare i conti con le ripercussioni di un terribile conflitto e con la corruzione dilagante. Protagonisti un gruppo di ribelli, chiamati Dawn Brigade (la Brigata della Luce), che, in prefetto “stile Robin Hood”, aiutano l’oppresso e maltrattato popolo di Daein restituendo loro parte dei tributi richiesti dall’esercito occupante e difendendoli dalle scorribande di briganti.

Ovviamente, chi non ha giocato al capitolo precedente, non riuscirà a cogliere nel dettaglio tutti i riferimenti presenti, ma noi crediamo che questo non possa penalizzare più di tanto i nuovi giocatori di questa saga della Nintendo.

Alcuni ritengono che questo titolo abbia delle pecche importanti, come l’incompleta implementazione del Wiimote, la mancanza della modalità online e l’impossibilità di utilizzare i Mii, ma noi riteniamo che i giochi di ruolo non debbano necessariamente sfruttare tutte le capacità di una console, ma che debbano avere una trama capace di catturare l’attenzione ed un sistema di gioco “a prova di noia”. A supporto di questa tesi, basta guardare gli scarsi dati di vendite di Final Fntasy XI OnLine e Final Fantasy XII, dove il primo titolo ha cercato di sfruttare le potenzialità online della PlayStation2 ed il secondo ha cercato di modificare radicalmente il tanto criticato sistema di gioco a turni per uno attivo e più dinamico, ottenendo solo le vendite più basse nella storia della saga di Final Fantasy!

Morale della favola: i giochi di ruolo sono una particolare tipologia di videogame in cui si viene catapultati in mondo alternativo, in cui si può fingere di essere l’eroe che salva il mondo dal male e tutto questo non ha bisogno di una modalità online o di un controller Wii Motion Plus per funzionare, basta solo una storia coinvolgente che sia capace di farci astrarre dalla quotidianità per qualche ora…

 

KSS (Konoha Shop Staff)