Più di un quarto delle aziende giapponesi consentono ai propri dipendenti di continuare a lavorare fino ai 70 anni, una tendenza che è andata consolidandosi a causa del progressivo declino delle nascite e la drastica riduzione della manodopera, dagli anni del baby boom – nel dopoguerra – ad oggi.
In una indagine governativa del Ministero del Lavoro, condotta tra 230.000 società nipponiche con più di 21 impiegati al giugno dello scorso anno, il 25,6% ha affermato di aver introdotto sistemi per garantire ai propri dipendenti di poter lavorare anche oltre i 70 anni.
Il 20% delle aziende interpellate ha invece detto che non applica linee di condotta rigorose per gli occupati che possono comodamente scegliere di continuare le loro attività lavorative anche una volta raggiunta l’età pensionistica. Il 4% ha abolito qualsiasi obbligo di scelta, e il 2% ha invece aumentato i limiti di età prima della pensione.
Una legge emanata nell’aprile del 2021 richiede nello specifico alle aziende di fare il possibile per mantenere i propri dipendenti sul libro paga fino all’età di 70 anni
*FONTE: ANSA.