In attività sin dal lontano 1988, le strabilianti doti di sceneggiatore di Kazushige Nojima gli sono valse la notorietà in tutto il globo soltanto un decennio più tardi, quando sotto l’egida di Square Enix ha contribuito a blockbuster del calibro di FFVII, FFX e l’originale Kingdom Hearts, solo per citarne alcuni. Un talento fuori dal comune che appena un anno fa abbiamo potuto apprezzare nel monumentale Final Fantasy VII Remake e che con tutta probabilità il prossimo giugno ci sorprenderà ancora una volta, quando il DLC dedicato a Yuffie Kisaragi atterrerà sull’attuale ammiraglia Sony (per tutti i dettagli consultate la nostra anteprima di Final Fantasy VII Remake Intergrade).
Attualmente impegnato coi molteplici progetti legati alla ricostruzione ed espansione della settima fantasia finale, è stato recentemente rivelato che l’infaticabile Nojima curerà persino l’impianto narrativo di Astria Ascending, un neo annunciato RPG che nel 2021 esordirà su tutte le piattaforme attualmente in commercio e che re-immaginerà la storia e il gameplay di Zodiac: Orcanon Odyssey. In attesa che il publisher 3goo e Dear Villagers ci comunichino l’esatta data di lancio, proviamo a riepilogare le informazioni finora in nostro possesso e a capire cosa dovremmo aspettarci dalla prossima fatica del buon Nojima.
Demigods assemble!
Descritta come “un’epica avventura con il fascino e il pedigree di un classico JRPG“, la storia di Astria Ascending affronterà temi da manuale come il destino, il sacrificio e i nuovi inizi, ragion per cui ci aspettiamo un impianto narrativo squisitamente old-school. Il gioco sarà ambientato in un mondo benedetto da una natura magnifica, generosa e talvolta severa, ma interamente governato dal caos e popolato da otto razze molto diverse tra loro. I giocatori vestiranno i panni dei cosiddetti Semidei (o Demigods, secondo la terminologia utilizzata sia nel trailer inglese che in quello giapponese), un gruppo eterogeno composto da otto eroi che dovranno caricarsi sulle spalle il destino del mondo intero. Stando a quanto spiegato, ognuno di essi avrà una propria storia e dovrà lottare con per proteggere il futuro con ogni mezzo possibile, cercando al contempo di fare i conti col proprio passato. Dal momento che il publisher ha menzionato la possibilità di scegliere i personaggi e assemblare un proprio team, non è ancora chiaro se tutti e otto saranno sempre disponibili o se invece sarà necessario selezionarne quattro all’inizio della campagna. Quel che invece è certo è che questi saranno in buona parte personalizzabili e, appartenendo a razze fantastiche differenti, avranno accesso a un’ampia gamma di skill con cui sottomettere coloro che metteranno a repentaglio l’esistenza stessa del colorato mondo di Orcanon.
Come rivelato attraverso un comunicato stampa dal game director Julien Bourgeois, ciascun protagonista avrà poi una propria prospettiva e le relazioni che andrà a instaurare plasmeranno man mano la storia di Astria Ascending. Un racconto epico e ambizioso che, strizzando l’occhio ai più grandi capolavori del genere, accompagnerà i giocatori in un lungo viaggio di trenta ore almeno che li porterà a visitare cinque vivaci città e ben venticinque dungeon pullulanti di mostri. Una longevità ragionevole e soddisfacente, che subirà un’impennata nel caso in cui l’utente decida di dedicarsi attivamente alle missioni secondarie e ai mini-giochi escogitati dal team di sviluppo, come ad esempio un già annunciato – ma purtroppo non ancora mostrato – gioco a gettoni a tema fantasy.
Sul campo di battaglia
Se dal punto di vista narrativo siamo piuttosto fiduciosi e soprattutto curiosi di scoprire cosa ci riserverà il buon Kazushige Nojima, il cui coinvolgimento la dice lunga sulle ambizioni dello studio, al momento è il solo impianto ludico del prodotto a preoccuparci non poco. Questo perché il titolo è sviluppato da Artisan Studios, una software house canadese fondata nel 2016 e che al momento include nel proprio portfolio soltanto il mediocre Super Neptunia RPG (per maggiori informazioni recuperate la nostra recensione di Super Neptunia RPG). Non solo il team di sviluppo è lo stesso, ma Astria Ascending presenta persino delle piccole somiglianze col più sfortunato spin-off della serie di Hyperdimension Neptunia, come ad esempio il numero massimo di combattenti schierabili in campo e la formazione a rombo che questi adotteranno durante gli scontri.
Augurandoci che quest’ultima soluzione non abbia nulla a che vedere col macchinoso e limitante sistema di combattimento di Super Neptunia RPG, le cui protagoniste avevano accesso a determinati comandi e incantesimi in base alla formazione pre-registrata dal giocatore, va detto che anche Astria Ascending proporrà un combat system a turni. Ogni personaggio avrà una propria barra salute e, diversamente da quanto avvenuto nel disastroso spin-off di cui sopra, i suoi MP saranno individuali, così da poter ricorrere a incantesimi elementali o di guarigione senza la necessità di caricare preventivamente un apposito indicatore.Osservando con attenzione le brevissime clip di lotta, che purtroppo non ci hanno fornito nessuna informazione aggiuntiva sul sistema di combattimento, non abbiamo potuto fare a meno di notare la presenza di sette icone collocate nella zona inferiore dello schermo.
Icone che dovrebbero velocizzare l’apertura dei consueti menu a tendina, e che a giudicare dai simboli impressi su di esse, una volta selezionate dovrebbero consentire l’accesso ad assalti standard, alle tecniche speciali, alla parata, all’inventario con tutti gli oggetti e all’immancabile fuga, che durante le boss fight sarà rigorosamente disattivata. Ve ne sono due di cui non abbiamo ancora compreso la funzione, anche se una di esse si direbbe qualche modo legata alla formazione: un dettaglio che potrebbe suggerire la presenza di Astria Ascending di qualche meccanica originale e stravagante.
Sognando Vanillaware
È bastata una prima occhiata ad Astria Ascending per notare le somiglianze tra il prodotto e gli indimenticabili titoli sviluppati dai ragazzi di Vanillaware (a tal proposito, qui trovate la nostra recensione di Odin Sphere Leifthrasir). Non solo il JRPG sarà infatti a scorrimento orizzontale, ma ci delizierà con degli splendidi paesaggi in 2D traboccanti di dettagli, colori, ombre ed elementi in movimento. Dalle strade della città agli interni dei negozi, è semplicemente sbalorditivo il numero di particolari che contraddistinguerà i fondali realizzati da Akihiko Yoshida e Hideo Minaba di CyDesignation (Lost Order, Odin Crown). Stesso discorso vale naturalmente anche per i personaggi, che al netto di proporzioni quantomeno discutibili indosseranno armature molto fantasiose e dettagliatissime.
Lo sviluppatore ha già confermato che il titolo presenterà un doppiaggio in lingua giapponese, senza però svelare gli interpreti vocali che verranno coinvolti nel progetto. Nel frattempo abbiamo già potuto prestare l’orecchio alla solenne colonna sonora realizzata da Hitoshi Sakimoto, un compositore di fama mondiale che durante la propria carriera ha composto gli accompagnamenti musicali di titoli come Final Fantasy Tactics, Final Fantasy XII e Vagrant Story, senza dimenticare serie d’animazione del calibro di The Tower of Druaga: The Aegis of Uruk e Romeo x Juliet. In totale la colonna sonora dovrebbe includere più di 100 tracce diverse, fra brani assolutamente inediti e melodie già presenti nell’edizione iOS di Zodiac: Orcanon Odyssey.
*FONTE: Everyeye.